Decontratturante Svedese

Gli obiettivi che si vogliono raggiungere con la pratica del massaggio decontratturante svedese sono molto comprensibili e intuibili: allentare le tensioni muscolari tipiche di questo disturbo, ridurre il dolore da esse indotto e velocizzare i tempi di recupero.

Le contratture muscolari non sono prerogative dei soli atleti agonistici, ma possono colpire anche persone "comuni" che non praticano alcuno sport.

Le manipolazioni possono inoltre favorire e stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, oltre che generare nel massaggiato una sensazione di rilassamento e di benessere generalizzato al termine della seduta. In alcuni casi, tuttavia, è possibile percepire anche una lieve sensazione di indolenzimento in corrispondenza della zona trattata che, tuttavia, dovrebbe risolversi in breve tempo.

Le zone interessate dove maggiormente si creano le contratture sono:

  • Spalle;
  • Collo;
  • Schiena e zona lombare;
  • Arti inferiori (gambe e polpacci).

In media, una seduta di massaggio decontratturante ha una durata che può variare dai 30 minuti fino ad arrivare ai 60 minuti circa.

Così come per qualsiasi altra tecnica di massaggio, anche quella decontratturante non dovrebbe essere eseguita in particolari condizioni e in presenza di alcuni disturbi e malattie.

Nel dettaglio, il massaggio decontratturante svedese non è generalmente raccomandato in caso di:

  • Osteoporosi;
  • Pressione sanguigna bassa;
  • Patologie cardiache;
  • Trombosi venosa;
  • Traumi o lesioni spinali;
  • Pelle lesionata, scottata, ecc.;
  • Fragilità cutanea;
  • Terapia farmacologica anticoagulante in corso;
  • Gravidanza

Le persone interessate da una o più delle suddette condizioni o malattie devono necessariamente chiedere il consiglio del medico prima di sottoporsi ad un massaggio decontratturante o a qualsiasi altra forma di massaggio.

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